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  • “Memorie, in viaggio”: nuova mostra in Atelier e apertura straordinaria al pubblico 6-7 aprile.

  • Dal 14 Marzo al 1 Settembre presente in "1924-2024. Un secolo di storia dell' Università degli studi di Trieste".

  • Dal 16 dicembre 2023 al 19 maggio 2024 presente in “Materia e Memoria” a Suzzara (MN)

Tullio Vietri

Gli Anni
2000

Gli Anni 2000
Il mondo è sempre più globalizzato e lacerato da conflitti, tra competizione commerciale e scontri di civiltà.

Attentati e guerre segnano pesantemente il rapporto tra Oriente e Occidente, mentre l’Unione Europea con la moneta unica cerca nuovo protagonismo e l’Italia progressivamente si indebolisce nell’alternanza altalenante dei governi e nel fiorire degli scandali. Il modello di sviluppo si destruttura sotto la spinta dell’espansione delle grandi multinazionali, dell’informatizzazione dei processi produttivi e della terziarizzazione, delle delocalizzazioni industriali, della precarizzazione del lavoro. Aumentano diseguaglianze e flussi migratori, il rischio ambientale è incombente. La finanza decide le sorti dell’economia, mentre nel villaggio globale televisioni e social media propongono un mondo di leggerezza, di felicità e di libertà artificiali a uomini sempre più omologati e isolati.

Vietri vede una società ripiegata su se stessa, che rischia di precludersi il futuro. E “urla” il suo allarme accentuando il gesto e decomponendo la forma fino ai limiti dell’astrazione nella rappresentazione di campagne desertificate, alberi scheletriti, volti deformi, persone perdute. La sua figurazione diventa ancora più drammatica, quasi tragica, con colori ottenebrati, forme sfocate, segni spezzati, immagini frantumate che spesso affiorano da materiali di recupero i più vari e improbabili a sottolineare ulteriormente la perdita di valori etici ed estetici. Di fronte alla crisi incombente, l’allarme estremo ma anche l’invocazione e la riaffermazione estrema della centralità dell’uomo, dei suoi diritti e dei suoi valori culturali-morali-spirituali, del rispetto della natura e della pace come fondamento della civiltà.

Ultimi disegni e alberi

Vietri dal 2009 al 2014, costretto per ragioni di salute ad abbandonare studio e cavalletti, può solo disegnare in casa, in biblioteca. Nasce un’ampia serie di disegni, eseguiti a pennarello con tratto veloce su carta o pagine di giornale. Come nella produzione pittorica degli anni precedenti, tornano numerosi gli alberi, simbolo della natura e simbolo della condizione umana.

Animazione e sincronizzazione musicale, un’idea di Patrick John Coppock
Chick Corea – 2° Movimento di “Now he beats, he drums”, brano jazz per pianoforte dal suo album “Now he sings, now he sobs”
Chick Corea – 1° Movimento di “Fragments”, brano jazz per pianoforte dal suo album “Now he sings, now he sobs”
Eric Satie – 3° Movimento di “ Gnossiennes- 2. Avec Etonnoment” brano per pianoforte da “Satie: Early piano works”
Karlheinz Stockhausen – 4° Movimento di “Ein Hauch” brano per pianoforte da “Lichtblick prima, altrove”

Galleria

Uomini e donne dai volti sfigurati, figure inconsistenti ed evanescenti spesso acefale. La città con le sue dinamiche contraddittorie perde centralità; l’urgenza è il disperdersi del significato vero della democrazia, la corsa inarrestabile all’accaparramento di risorse energetiche e materie prime, il degrado dell’ambiente naturale aggredito e dimenticato, la guerra che continua inesorabile da oltre un decennio

Tullio Vietri

L’ Atelier

L’atelier conserva la ricca collezione pittorica e grafica della famiglia (circa millecinquecento opere tra dipinti e grafica). Periodicamente organizza mostre temporanee al proprio interno in modo da favorire la conoscenza della collezione, esponendo le opere a rotazione.

Si trova a Bologna in via Saragozza 135 sotto lo storico portico di San Luca.
Visitabile su appuntamento da ottobre a giugno, anche con vista guidata.

Tullio Vietri

Il Museo

La Biblioteca Civica, gestita dalla Fondazione Oderzo Cultura, espone il nucleo centrale della collezione di proprietà del Comune di Oderzo, per volontà dell’artista custode delle sue opere (circa quattromila tra dipinti e grafica).

Si trova a Oderzo (TV) in via Garibaldi 80 presso la Biblioteca Civica.
Visitabile durante l’orario di apertura della biblioteca e su appuntamento.