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  • “Memorie, in viaggio”: dal 6 aprile nuova mostra in Atelier

Tullio Vietri

Gli
Anni

Gli Anni
L’ opera di Vietri è un’ininterrotta “cronaca” per immagini, che interpreta la condizione dell’uomo nella stagione della ricostruzione e del boom economico, della guerra fredda e dell’industria avanzata, della comunicazione di massa e del villaggio globale. Una selezionata e rappresentativa documentazione di quotidianità che prende corpo attraverso un’iconografia emblematica di Volti e Persone, Piazze e Strade, Auto e Case, Alberi e Campagne, e attraverso un linguaggio espressivo sintetico e univoco che emblematicamente integra forme e codici visivi del repertorio massmediatico

Vietri osserva la realtà, ne vede contraddizioni e pericoli, coglie i segnali di cambiamento. La sua pittura riflette questo divenire, assumendo connotazioni specifiche che riportano a periodi storici specifici, periodi schematicamente qui indicati come decenni.

Vietri osserva la realtà, ne vede contraddizioni e pericoli, coglie i segnali di cambiamento. La sua pittura riflette questo divenire, assumendo connotazioni specifiche che riportano a periodi storici specifici, periodi schematicamente qui indicati come decenni.

Gli anni ’40/’50

Tullio Vietri matura la propria personalità artistica in un lungo percorso di formazione e sperimentazione che giunge a compimento tra fine ‘50 e inizio ’60. E’ in quel periodo infatti che assume un’esplicita e non più modificata posizione etico-estetica. La figurazione è scelta imprescindibile per l’interpretazione della realtà sociale e delle sue trasformazioni, per l’analisi delle dinamiche socio-economiche e culturali in essere e, insieme, fondamentale processo di chiarificazione interiore di ogni personalità individuale.
Gli Anni ’40/’50

Gli Anni ’60

La ricostruzione post bellica dà vita a una società nuova, dinamica, proiettata a una crescita continua. Vietri ha raggiunto la piena maturità artistica e concentra sistematicamente l’attenzione sul
nuovo modo di vivere e di produrre, sui processi in atto.

Gli Anni ’60/’70

Gli Anni ’70

Si aprono nuovi scenari che chiedono nuove chiavi di lettura e un impegno civile forte, per Vietri anche e soprattutto da parte del mondo della cultura e dell’arte. Sono anni tormentati, anche per lui personalmente che si allontana dal mondo dell’arte su posizioni critiche radicali e progressivamente si isola.

Gli Anni ’60/’70

Gli Anni ’80

Le grandi tensioni del decennio precedente si allentano in una nuova ondata di benessere. Vietri concentra nuovamente l’attenzione
su modello di sviluppo e stile di vita.

Gli Anni ’60/’70

Gli Anni ’90

Nel 1989 è caduto il muro di Berlino, la guerra fredda è finita ma non le guerre. L’ appassionato umanesimo di Vietri si ribella all’idea della guerra, sconfitta di una civiltà che rinuncia alla razionalità e disperde il senso profondo della democrazia.

Gli Anni ’60/’70

Gli Anni 2000

Il nuovo secolo esaspera fenomeni e processi già presenti nel decennio precedente. Anche Vietri esaspera i toni per denunciare con forza l’emergenza globale, sociale e ambientale.

Gli Anni ’60/’70
Tullio Vietri

L’ Atelier

L’atelier conserva la ricca collezione pittorica e grafica della famiglia (circa millecinquecento opere tra dipinti e grafica). Periodicamente organizza mostre temporanee al proprio interno in modo da favorire la conoscenza della collezione, esponendo le opere a rotazione.

Si trova a Bologna in via Saragozza 135 sotto lo storico portico di San Luca.
Visitabile su appuntamento da ottobre a giugno, anche con vista guidata.

Tullio Vietri

Il Museo

La Biblioteca Civica, gestita dalla Fondazione Oderzo Cultura, espone il nucleo centrale della collezione di proprietà del Comune di Oderzo, per volontà dell’artista custode delle sue opere (circa quattromila tra dipinti e grafica).

Si trova a Oderzo (TV) in via Garibaldi 80 presso la Biblioteca Civica.
Visitabile durante l’orario di apertura della biblioteca e su appuntamento.