Gli Anni
’80
Si abbattono regole e si innalzando i livelli di competitività in tutti i settori, ricerca tecnologica e capacità di innovazione sono le sfide vitali del sistema. Sindacati e partiti perdono forza e credibilità, l’economia prevale sulla politica. Moda, lusso, bellezza, immagine, carriera, successo diventano mito e aspirazione collettiva. Sono gli anni dell’“edonismo reaganiano” e della “Milano da bere”.
Vietri nel cambiamento coglie il venir meno dell’interesse collettivo e individuale per i valori di libertà e giustizia, equità e solidarietà. Mostra una città sempre più alienata ed estranea all’uomo, sovrastato dalla tecnica, dall’ automobile e dal traffico come dagli edifici scatolari che non lasciano spazio vitale all’uomo e alla natura. Rispetto agli anni sessanta, le forme diventano più schematiche, i colori più antinaturalistici, quasi a riprodurre le geometrie funzionalistiche e il tecnicismo imperanti.
Mostra happening Fiat
L’automobile, volano del modello di sviluppo, prodotto emblematico dell’industrializzazione, diventa per Vietri simbolo della tecnica e della razionalizzazione tecnicistica dei processi produttivi, delle relazioni tra gli uomini e degli uomini con la natura. All’automobile Vietri dedica la mostra – happening che nel novembre del 1983 organizza presso il salone delle esposizioni della allora succursale Fiat di Bologna, una provocazione per fare contro-informazione e chiamare alla riflessione critica.
Galleria
Lo sguardo è sulla città, dove tutto è movimento, traffico di auto, moto, bus, camion; l’uomo ne è sovrastato così come è sovrastato dai grandi edifici dei nuovi quartieri periferici dove sembra perdersi senza prospettiva. Campagne abbandonate e alberi spogli imprigionati tra le case come gli esseri umani, a volte simili al punto di non distinguersi. La città produce solitudine e la natura ferita sembra minacciare la città. Sempre troneggianti i grandi marchi dell’automobile, del petrolio, dell’energia.
Eventi & News
Evidenza di momenti particolari, vicini e lontani.
L’ Atelier
L’atelier conserva la ricca collezione pittorica e grafica della famiglia (circa millecinquecento opere tra dipinti e grafica). Periodicamente organizza mostre temporanee al proprio interno in modo da favorire la conoscenza della collezione, esponendo le opere a rotazione.
Si trova a Bologna in via Saragozza 135 sotto lo storico portico di San Luca.
Visitabile su appuntamento da ottobre a giugno, anche con vista guidata.
Il Museo
La Biblioteca Civica, gestita dalla Fondazione Oderzo Cultura, espone il nucleo centrale della collezione di proprietà del Comune di Oderzo, per volontà dell’artista custode delle sue opere (circa quattromila tra dipinti e grafica).
Si trova a Oderzo (TV) in via Garibaldi 80 presso la Biblioteca Civica.
Visitabile durante l’orario di apertura della biblioteca e su appuntamento.