E’ allestito come esposizione permanente all’interno delle sale della Biblioteca Civica di Oderzo, negli spazi in precedenza dedicati ad Alberto Martini. Una soluzione interlocutoria ma felice per «sottolineare – come scrive Vietri stesso – il necessario rapporto arte-letteratura-storia» (Critica Radicale, gennaio-giugno 2003).
Inaugurato nel settembre 2002 dal sindaco Giuseppe Covre, il Museo Tullio Vietri a rotazione propone un’ottantina tra i centosessantatre dipinti donati alla città natale tra 1995 e 1997 da Vietri, da allora cittadino onorario di Oderzo; la collezione raccoglie la quasi totalità delle opere degli anni ‘60 e un’ampia, qualificata selezione della produzione fino alla seconda metà degli anni ’90.
Tutte le opere della collezione sono documentate nel catalogo-monografia in tre volumi edito nel 2001, a cura dello storico dell’arte Roberto Costella. Ogni volume focalizza un periodo specifico della ricerca pittorica di Vietri negli anni della maturità, indagando analiticamente significati delle opere e riferimenti storici. Dalle quattrocentocinquanta pagine della monografia emerge netto il profilo artistico-intellettuale di Tullio Vietri e il valore della collezione.
La Biblioteca Civica ospita anche circa duemila volumi provenienti dalla biblioteca di Vietri, una selezione dei diecimila titoli lasciati dall’artista al Comune, insieme agli archivi personale e della rivista Critica Radicale. La selezione libraria, mirata a restituire la personalità artistico-intellettuale di Vietri, spazia dai cataloghi della Biennale di Venezia e della Quadriennale di Roma a testi di storia dell’arte e di estetica, monografie di artisti moderni e contemporanei, saggi di storia, filosofia, sociologia, psicologia, politologia e attualità politica.
Presenti anche una decina di titoli pubblicati dal 1832 al 1894 e diverse pubblicazioni dei primi del ‘900. Dei duemila volumi catalogati circa cinquanta sono nuove notizie (non presenti cioè in nessun catalogo nazionale), milletrecento catturate da indice (non presenti nei cataloghi regionali). Solo trecento ca. sono invece le notizie possedute da altre biblioteche del Polo regionale del Veneto che è stato, così, decisamente arricchito.
Il corpus librario ha trovato collocazione al secondo piano accanto ad altri fondi speciali (Fondo Bellis e Fondo Antico) e alla Sezione Locale; i volumi più specificamente legati alla storia dell’arte e alla produzione artistica di Vietri sono stati collocati in una stanza dedicata, aperta al pubblico e corredata di alcune delle opere della collezione pittorica.
Work in progress
Dal 2016 al Comune di Oderzo, per volontà testamentaria di Vietri, è affidata la custodia della sua opera pittorica e grafica (circa quattromila lavori), la sua biblioteca, l’archivio personale e della rivista Critica Radicale.
Il lavoro di riordino e catalogazione degli archivi – affidato alla biblioteca – è tuttora in corso, come quello relativo alle opere grafiche e giovanili di Vietri condotto per il Comune dal prof. Roberto Costella. Le opere pittoriche sono invece già state tutte catalogate e singolarmente illustrate dal prof. Costella in una vasta serie di tremila schede.
In prospettiva la realizzazione di un centro di documentazione dedicato all’artista.
Intanto l’attenzione della Fondazione Oderzo Cultura nel far conoscere l’opera di Vietri e la collezione esposta nella biblioteca civica, come in occasione della notte dei musei 2023.
Eventi & News
Notizie e informazioni su nuovi avvenimenti relativi a Tullio Vietri e alle attività in corso all’ interno dell’Atelier.
Evidenza di momenti particolari, vicini e lontani.
Evidenza di momenti particolari, vicini e lontani.
